martedì 26 febbraio 2013

David Walker e i suoi "scarabocchi"


Quasi per caso, razzolando nella rete, mi sono imbattuto in una immagine che mi ha veramente colpito. La didascalia riporta "David Walker, Street Art".

Street Art? In che senso? Io ero rimasto ai graffittari e writer che sfogavano la propria creatività sui muri, sugli autobus e troppo spesso sul nostro patrimonio artistico, riempiendo le lettere con colori molto vivaci, lasciando messaggi non sempre comprensibili o diffondendo il proprio nome come logo.

Questa invece è vera arte! Questa vorrei vederla sui muri della stazione arrivando a Santa Maria Novella come anteprima dello spettacolo artistico che Firenze offre. Questo "post-graffitismo" è molto interessante, ha una platea urbana molto meno di nicchia rispetto alle gallerie, più user-friendly, può essere contemplata in fase di realizzazione e rende luoghi anonimi protagonisti della scena.

Niente pennelli, stickers o stencil... solo spray e mano libera, innumerevoli linee scarabocchiate e aree astratte che s’intrecciano attraverso i colori contrastanti, gocce traslucide e forme di lettere in decomposizione (come ho letto su una sua intervista!), per creare ritratti foto realistici di soggetti sconosciuti.
Bravo il ragazzo, vero? Ha iniziato imbrattando t-shirt per i Prodigy, fino alle copertine dei CD, poi finalmente tre anni fa si è liberato su muri e saracinesche di Londra con risultati sorprendenti, creando imbarazzo a chi ha sempre avuto troppi preconcetti nel giudicare i graffiti rispetto alla pittura tradizionale.

Dal 2004 David è il membro di riferimento dello Scrawl Collective (http://www.scrawlcollective.co.uk/index.php), un gruppo di artisti con diversi stili e pratiche che regala performance in giro per l'Europa e nel 2012 ha avuto la sua prima mostra alla Rook and Raven Gallery di Londra intitolata “Brides of Fire” (http://youtu.be/EXJY-5bckK8), titolo preso in prestito da My lady story di Anthony and the Johnsons (http://youtu.be/35-RJ7NxFFY), che calza a pennello, anzi a bomboletta spray, sui ritratti delle sue donne, belle, determinanti, che posso fare male come il fuoco!

Dato il suo successo e l'avvicinarsi del decimo anniversario degli Scrawl in giro per l'Europa, posso sperare che qualcuno provi a farlo esporre anche in Italia?

Il suo sito:

 

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