lunedì 4 ottobre 2010

WALTER NONES

Walter Nones a 6600 metri (walternones.it)
Chi era
Walter Nones è nato a Cavalese il 5 novembre 1971 ma cresciuto a Sover. Sposato con Manuela e papà di Erik e Patrik. Guida alpina, istruttore scelto militare di alpinismo e istruttore di sci presso il Centro carabinieri addestramento alpino di Selva di Val Gardena, in provincia di Bolzano. Ha iniziato a scalare all'età di 14 anni sulle Dolomiti. Nones risiedeva in Val Gardena, in Alto Adige, era appuntato dei carabinieri. Tra le sue scalate, oltre alla salita al K2 senza ossigeno con una spedizione del 2004, numerose salite nelle Dolomiti, due cime himalayane (Island Peak, 6.189m e Lobuche Peak, 6.119m, dove aprì una nuova via), McKinley (6.194m) e Aconcagua (6.962m). Nel luglio 2008 fu protagonista di una tragica scalata sul Nanga Parbat conclusa dieci giorni dopo con la morte dell'amico Karl Unterkircher.
Così il 24 luglio del 2008.
Finalmente salvi. Walter Nones e Simon Kehrer, i due alpinisti, bloccati da dieci giorni sulla parete Rakhiot del Nanga Parbat, compagni di cordata di Karl Unterkircher precipitato in un crepaccio, sono stati portati dagli elicotteri al campo base.
La moglie di Nones, Manuela, è «felicissima» della notizia. L'ha ricevuta mentre stava allattando il figlio di quattro mesi. E non ha tempo per dire altro. «Mio figlio Eric - dice - ha quattro mesi e non vuole saperne di aspettare».
Cosi ieri, 03 ottobre 2010.
Tragedia sul Cho Oyu, morto l'alpinista Walter Nones.
Stava tentando di aprire una nuova via per raggiungere la vetta lungo la difficile parete sud ovest affrontando un tratto di roccia che inizia tra i 7000 e i 7500 metri di altitudine. Compagni di spedizione, Giovanni Macaluso (46 anni di Bressanone, istruttore nel centro carabinieri di Selva Gardena) e Manuel Nocker, 30 anni (maresciallo del reparto alpino dei carabinieri di Ortisei).
Aveva dichiarato: “Dopo la tragedia al Nanga Parbat solo ora ho la mente sufficientemente sgombra per affrontare una nuova spedizione. E’ chiaro che certe esperienze ti rimangono impresse come un marchio, che la vita è fatta di momenti di gioia e di dolore, ma voglio guardare avanti”.
"Siamo sempre sereni e motivati" aveva scritto lo scorso primo ottobre dopo aver superato i problemi di acclimatamento aggiungendo: "Il nostro trio è affiatato e motivato, poi sarà la montagna che deciderà se potremo gioire della vetta o gioire semplicemente per un’avventura che porteremo comunque nel nostro cuore per tutta la vita".
La moglie Manuela: "Walter ha avuto un incidente questa mattina. Non potremo più riabbracciarlo, possiamo solo ricordarlo per il GRANDE UOMO SPECIALE che era.”
Lascio il commento di questo dolore senza parole ad un post del suo blog (http://www.walternones.it/):
“La montagna è qualcosa di speciale per me, è una grande maestra di vita, mi ricorda i limiti di essere umano, mi da grandi emozioni e la forza di affrontare la vita di ogni giorno con passione e serenità. E’ la fonte dei miei sogni delle mie aspirazioni, delle grandi sfide con me stesso, a volte vinte a volte perse, ma che mi fanno sentire sempre vivo e pronto a ricominciare"

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