Il 7 settembre 2001, Adams ha girato un video per la sua canzone, "New York, New York."
Avete dato un’occhiata al video? Lui canta "I still love you, though, New York" sullo shoreline di Brooklyn con, proprio al centro dell’inquadratura, le Torri Gemelle del World Trade Center sullo sfondo.
Quattro giorni prima della tragedia. Impressionante tempismo.
La sua carriera svolta, il video viene passato in continuazione nei giorni a seguire da MTV come slogan dell’orgoglio newyorkese.
Nel 2002, Adams è stato nominato per tre premi Grammy, "Miglior voce maschile rock" per New York New York; "Miglior album rock" per Gold; e "Miglior voce maschile country" per la cover di Hank Williams "Lovesick Blues".
Però!!! Quello che fino ad allora era “googolato” solo da chi ometteva la B del più famoso Bryan Adams, ex cantante dei Whiskeytown’s (dal 1995), poi solista con Hearthbreaker (2000), finalmente arriva all’apice del successo.
Ma non manca il ritorno con i piedi per terra… nel 2002 pubblica un poco originale Demolition, il declino continua con Rock N Roll (Lost Highway, 2003). Poi nel 2005 pubblica addirittura tre album, uno anche decente, Jacksonville City Nights, in collaborazione con I Cardinals, ma gli altri due superficiali, banali e incompleti…
Aveva fatto un fiore e ci ha… sopra!
Personalmente adoro di Adams “Come pick me up”, che vi consiglio per l’ascolto, e come colonna sonora dell’11 settembre 2001 preferisco, come gli Elio e le Storie Tese che hanno così aperto il loro concerto del 12 settembre al Palavobis di Milano, la cover più famosa di Hallelujah, quella di Jeff Buckley, forse più conosciuta dell'originale stessa scritta da Leonard Cohen.
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