domenica 26 dicembre 2010

Natale I

Il rosso del cruscotto e la musica rendono il rientro
un viaggio più mentale che di scorrimento.
Il pensiero resta su questa giornata, strana e profonda,
carica di affetti, ma genuina solo negli occhi impazienti dei bimbi.
Il pensiero va al libro che ho letto, fuori dal tempo, davanti al camino.
Unica cosa che ne ho tratto è stato un “Mah!” quando l’ho richiuso.
Il pensiero va ad un messaggio di auguri non ricevuto,
a qualche telefonata che mi ha fatto esistere
e al dono senza ricompensa che uno sconosciuto ci ha fatto.
Tutto normale, tutto semplice eppure quest’anno sentito,
nel bene e nel male, e sono felice, felice di queste emozioni.
Finalmente ho smesso di rispondere alla mia immagine,
nel senso di res pondere, ovvero di sentire il peso delle cose,
di farmi imprigionare dal loro senso senza goderle.
Una seconda possibilità che l’ottusità del mio sono così
non è riuscita a portarmi via.

Nessun commento:

Posta un commento