Quasi per caso, razzolando nella rete, mi sono imbattuto in una immagine che mi ha veramente colpito. La didascalia riporta "David Walker, Street Art".
Street Art?
In che senso? Io ero rimasto ai graffittari e writer che sfogavano la
propria creatività sui muri, sugli autobus e troppo spesso sul nostro patrimonio
artistico, riempiendo le lettere con colori molto vivaci, lasciando messaggi
non sempre comprensibili o diffondendo il proprio nome come logo.
Questa invece è vera arte! Questa vorrei vederla sui muri della
stazione arrivando a Santa Maria Novella come anteprima dello spettacolo artistico
che Firenze offre. Questo "post-graffitismo" è molto interessante, ha
una platea urbana molto meno di nicchia rispetto alle gallerie, più
user-friendly, può essere contemplata in fase di realizzazione e rende luoghi
anonimi protagonisti della scena.
Niente pennelli, stickers o stencil... solo spray e mano
libera, innumerevoli linee scarabocchiate
e aree astratte che s’intrecciano attraverso i colori contrastanti, gocce
traslucide e forme di lettere in decomposizione (come ho letto su una sua
intervista!), per creare ritratti foto realistici di soggetti sconosciuti.
Bravo il ragazzo, vero? Ha iniziato imbrattando t-shirt per
i Prodigy, fino alle copertine dei CD, poi finalmente tre anni fa si è liberato
su muri e saracinesche di Londra con risultati sorprendenti, creando imbarazzo
a chi ha sempre avuto troppi preconcetti nel giudicare i graffiti rispetto alla
pittura tradizionale.
Dal 2004 David è il membro di riferimento dello Scrawl
Collective (http://www.scrawlcollective.co.uk/index.php),
un gruppo di artisti con diversi stili e pratiche che regala performance in
giro per l'Europa e nel 2012 ha avuto la sua prima mostra alla Rook and Raven
Gallery di Londra intitolata “Brides of Fire” (http://youtu.be/EXJY-5bckK8), titolo
preso in prestito da My lady story di
Anthony and the Johnsons (http://youtu.be/35-RJ7NxFFY), che calza a pennello, anzi a
bomboletta spray, sui ritratti delle sue donne, belle, determinanti, che posso
fare male come il fuoco!
Dato il suo successo e l'avvicinarsi del decimo anniversario
degli Scrawl in giro per l'Europa, posso sperare che qualcuno provi a farlo
esporre anche in Italia?
Il suo sito: